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Brothers, Non lasciatevi ingannare dal titolo..

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eleonora'96
view post Posted on 2/2/2010, 20:14 by: eleonora'96




grazie a tutte^^

Cap 3. Addio mamma, addio papà...



La famiglia Solaria abitava in America solo dall’inizio dell’anno scolastico ma i due fratelli erano dei veri portenti nelle lingue straniere, per questo ora è per loro facile farsi capire dai loro amici americani…





Il giorno dopo Fine tornò a casa tutta pimpante appena aprì la porta di casa vide i genitori già a tavola, ma non ci fece caso

F:buon giorno mamma, buongiorno papà, sapete oggi ho preso 9 di scienze!

S:ah davvero? allora dovresti ringraziarmi-disse Shade entrando in cucina dove c'erano tutti

F:e perchè mai?-chiese lei mentre gia stava perdendo le staffe solo ad ascoltare il tono da superiore che aveva assunto Shade

S: prechè senza il mio aiuto avresti fatto una figura da somara

F:non è vero, tu ieri non mi hai aiutato! anzi,-stava per continuare ma appena si ricordò del giorno prima arrossì come un peperone e decise che era meglio non continuare

S:"anzi" cosa? continua-fece lui con tono provocatore che aveva capito perchè Fine era arrossita

T: basta ragazzi continuerete la vostra amorevole discussione più tardi, però ora dobbiamo darvi una notizia

F:di che cosa si tratta?

E:noi subito dopo pranzo partiamo e andiamo a Tokyo per lavoro, staremo via per un pò, forse una settimana..

F:ma come, perchè non ce l'avete detto prima??

T: ci hanno telefonato solo mezz'ora fa per avvisarci e non possiamo non andare è un incontro d'affari troppo importante

F:uffa non è giusto...aspettate un attimo!!! questo vuol dire che devo rimanere da sola con Shade????no vi prego non mi dite che devo stare da sola con lui, non lo sopporterei!

E: e invece sì rimarrete solo voi due quindi prendetevi cura della casa, non voglio trovare un campo di battaglia ok? Fine ubbidisci a tuo fratello, se ti dice di fare qualcosa tu falla.

A quell'ultima frase Shade e Fine si fissarono per un attimo, Fine conosceva bene quello sguardo e significava solo una cosa: guai. No, non poteva permettere di rimanere sola a casa con il fratello

F:ma mamma! tutto questo non è affatto giusto!

T: oh sono già le 2! dobbiamo andare! ciao ragazzi, mi raccomando, Shade se Fine non ti ubbidisce telefonaci

S:d'accordo

F: ma non è un angioletto lui!!

E:tu Fine fai la donna di casa ok?

F:uff..ok

T-E: ciao ragazzi

E i due se ne andarono con le loro valigie

S:forza mostriciattolo dai una sistemata alla casa

F: te lo puoi scordare

S: allora mi sa che devo fare il numero di Touluse..-e prese il telefono in mano-vediamo..qual'era il numero? a sì..-e iniziò a digitare tasti

F:no fermo! d'accordo farò come dici tu ma non telefonargli-lo pregò Fine a mani giunte

S: vedo che ci capiamo. bene, a dopo-disse salendo in camera sua, forse avrebbe trovato qualche peluche di Fine capitato "per sbaglio" in camera sua da spupazzare e distruggere per passare tempo..

Fine iniziò a sistemare l’enorme casa brontolando un qualcosa come “vai a quel paese”



La casa era grande e i lavori tanti infatti quando finì erano le 7 di sera, vide Shade scendere le scale e andare nella camera dove lei stava finendo di sistemare. Aveva deciso di invitare i suoi 2 amici per cena e anche per la notte e Fine sarebbe stata subito d’accordo infatti…

F: cosa?!? io non voglio quei due maniaci a casa! te lo puoi scordare che li faccio entrare capito?

S:da quando decidi tu in casa? a quanto so io sono il più grande quindi tu ubbidisci, e ora prepara la cena che saranno qui tra mezz'ora

Infatti mezz'ora dopo il campanello di casa suonò e Fine andò ad aprire, cavolo aveva dimenticato di cambiarsi e ora doveva andare ad aprire vestita con quei pantaloncini minuscoli, che sfiga..

B:ciao piccolina- disse Bright nella sua lingua, ovvero l’americano accarezzandole la testa con una mano scombinandole i capelli come fosse una bambina, ci aveva preso gusto a stuzzicarla - dov'è tuo fratello?

F:punto primo io non mi chiamo piccolina, punto secondo levami gli occhi di dosso- gli rispose Fine in americano dato che con i suoi amici e le sue amiche non poteva certo parlare in italiano. In effetti non le aveva tolto gli occhi di dosso da quando lei aveva aperto la porta-e punto terzo mio fratello è di sopra, entra.

B:ricevuto piccola

Fine sbuffò di disappunto, non sopportava i nomignoli che usavano darle tutti.

Poco dopo suonò di nuovo il campanello, doveva essere Richard, ed infatti era un bel ragazzo dai capelli castani corti simili a quelli di Bright e occhi azzurri, ma aveva un piccolissimo difetto: era il maniaco più perverso che Fine avesse mai conosciuto in vita sua.

F: Richard, mio fratello è di sopra- disse aprendo la porta

Ri: ciao dolcezza- la prese da sotto il mento e iniziò a baciarla spingendola dentro casa, mentre Fine cercava di staccarsi da lui. Ormai era un passatempo per Richard farsi le ragazze che gli piacevano..e Fine gli piaceva non poco. Per fortuna di Fine Shade comparì in tempo

S: ehi Richard!-lo chiamò con tono di rimprovero, l’altro si girò verso di lui e mollò la rossa assumendo una faccia da angioletto-non ti ho dato il permesso di farti mia sorella.

Ri: ma io non l’ho nemmeno sfiorata..

S: sì certo come no, ti sembro un idiota? vieni su

Così all’ora di cena Fine li chiamò ma lei si prese il suo piatto e si chiuse in camera sua, poco dopo un cellulare squillava insistentemente era quello do Fine

F:pronto?

Re: ciao micia sono Rein!

F: ciao Rein! Non c’è modo di farti togliere dalla testa quel soprannome eh?

R:già! Comunque…caspita sento delle voci di ragazzi! Che succede?

F: Visto che i miei genitori sono fuori Shade ha invitato i suoi amici qua..e credo si siano ubriacati…

Re: cosa?? La mia micia è in pericolo allora con quei 3 maniaci! aspetta là non ti muovere!- e riattaccò il cellulare

F: ma..ha riattaccato…che strano

Dopo esattamente 3 minuti e 10 secondi…

-Dlin Dlon-

Chi poteva essere alla porta alle 11 di sera?

Shade si diresse verso la porta, si vedeva lontano un miglio che non poteva neanche stare all’impiedi. Aprì la porta

S: Rein?

R: levatevi di mezzo! Dov’è la vittima? È sul luogo del delitto??- non si è notato che Rein adora i film polizieschi vero?

La faccia dei tre ragazzi era più o meno queta à O.o”” e si convincevano sempre di più che quella ragazza aveva molto più di qualche rotella fuori posto a loro parere

Ri: ehi Rein noi saremmo pure ubriachi ma tu sei strana forte!

R: sì sì certo ora levatevi di mezzo! FINE!!!!!!!!!! MICIA!!!!!!!!!!!!!

F: Rein?

R:no mia nonna! Certo che sono io fammi entrare che stasera dormo da te!!

F: davvero??

R:certo!

Rein entrò in camera e sistemò i suoi bagagli che si occuparono quasi tutta la stanza

R: perfetto! Io ho già mangiato. te?

F: no ma non ho fame

R: Hikari!!! Darkness!!! Come stati micetti??

I due gattini saltarono addosso all’azzurra, erano molto amici loro anche perché lei portava loro sempre qualche giocattolo con cui giocare

R: andiamo a dormire io sto morendo di sonno!

Così si misero sotto le coperte e si addormentarono..ma qualcosa o qualcuno quella notte non le avrebbe fatte dormire…infatti la porta della loro stanza che dava al bagno si aprì e due figure si avvicinarono alle ragazze che dormivano, i due saltarono addosso alle ragazze e le bloccarono nei letti svegliandole di soprassalto e fu lì che Fine e Rein urlarono con tutto la forza che avevano in gola e in quel momento la luce si accese

S: che diavolo succede???

I ragazzi che erano addosso a Fine e Rein si girarono verso Shade che era a dir poco furioso

S: voi due venite subito qui!!! Vi dico di lasciare stare le ragazze e voi appena mi addormento andate nella loro stanza per farvele?? Andiamo in camera, subito

Ri: uffa come sei noioso…

Shade lo guardò con sguardo omicida

Ri: eheh… scherzavo…

L’indomani Fine e Rein uscirono di corsa fuori per andare a scuola non avevano la minima intenzione di incontrare quei 3… All’entrata della scuola incontrarono la dolce e spensierata Sophie ad aspettarle

So: ciao ragazze!!! ^o^

F-R: ciao- risposero in coro con tono depresso

So: che avete??

F-R:niente

So: non mi convincete adesso andiamo in classe ma dopo mi dite cosa vi è successo

Le lezioni quel giorno erano particolarmente pesanti e Fine aveva un brutto presentimento. Ad un certo punto entro il preside in classe

P: la signorina Fine?

F:sì? sono io- disse alzandosi

P: mi segua per piacere-disse il presidente americano alla ragazza

Fine segui il direttore fuori dalla classe

P: ecco signorina Fine la devo informare di una cosa che mi è stata riferita dal signor Jewels (il padre di Bright) so che un amico di famiglia..comunque.. mi è stato riferito che i suoi genitori che stanotte durante il viaggio di andata per Tokyo hanno avuto un incidente stradale ehm..be ecco signorina vede, l’incidente è stato molto grave e…purtroppo non ce l’hanno fatta

In quel momento Fine avrebbe voluto sprofondare a dieci mila metri sotto terra si sentiva morire e dopo pochi secondi svenì.

Quando si svegliò si ritrovò in un pronto soccorso e accanto a lei c’era l’ultima persona che avrebbe voluto vedere: suo “fratello” ma non era il momento di litigare né tantomeno fare l’ostile. Improvvisamente delle parole le rimbombarono nella mente “genitori…incidente…non ce l’anno fatta…” le lacrime le bagnarono gli occhi mentre Shade la guardava impassibile, Fine abbracciò il fratello

F: Shade…ti prego dimmi che non è vero dimmelo!

S: mi dispiace Fine… ma è così i tuoi genitori non ce l’hanno fatta

F: i miei genitori? Non erano anche i tuoi genitori?? No..certo che no a te che importa tanto non erano neanche tuoi genitori!!

S: smettila

F: sei un insensibile!

S: smettila

F: come fai a essere così impassibile?

S:smettila!

F: tu non hai un cuore ecco perché riesci a essere così insensibile!!

Fu una mossa veloce, decisa e piena di rabbia. Shade le diede uno schiaffo, mai una volta in vita sua aveva alzato le mani a Fine e questo gesto la stupì non poco.

L’infermiera in quel momento entrò e disse che la ragazza poteva andare, quando uscì Shade la prese in braccio e la portò nella sua macchina e andarono a casa.

Nel cuore di Fine una vocina ripeteva Addio mamma, addio papà… era quello che Fine avrebbe voluto dire ma non voleva essere sentita da Shade.

Rabbia, delusione, frustrazione, disperazione.. ecco cosa si poteva leggere negli occhi di Fine…

E Shade? Impossibile capire quello che provava… lui era e sarebbe rimasto un pezzo di ghiaccio..o meglio, come lo giudicava Fine in quel momento, un mostro dal cuore di ghiaccio

 
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54 replies since 23/12/2009, 20:13   1229 views
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